Cosa sono?

Le piscine naturali sono dei piccoli ecosistemi acquatici. Possono essere costruite utilizzando livelli di tecnologia crescenti in funzione dell’esigenza del committente.
Gli elementi sempre presenti e quelli che garantiscono una corretta filtrazione dell’acqua sono:
la zona di balneazione nella quale non vi sono le piante acquatiche
la zona di rigenerazione, profonda massimo 1 m, con ghiaie, zeoliti e piante acquatiche che fungono da filtro biologico. Grazie a questa zona poco profonda l’acqua si riscalda molto più facilmente e raggiunge temperature maggiori rispetto a una piscina tradizionale, aumentando il periodo utile di balneabilità.
la cascata o il ruscello che assicura l’ossigenazione dell’acqua e la sua energizzazione
Negli impianti più sofisticati è previsto l’uso di due sistemi di ricircolo alimentati ciascuno da una pompa di media-alta potenza, alloggiata in un vano tecnico: una fa funzionare gli skimmer e permette la pulizia della superficie libera dell’acqua, l’altra, tramite i tubi di dreno posti sotto le ghiaia e le piante acquatiche, permette di mantenere sempre elevato il livello di fitodepurazione.
Questo processo naturale fa si che la sostanza organica presente nella piscina venga trasformata dalla microfauna aerobica (presente sulla superficie delle ghiaie) in elementi più semplici quali i fosfati e i nitrati. Questi vengono assorbiti dalle piante acquatiche tramite le radici e utilizzati per la loro crescita. Ciò porta alla riduzione degli elementi nutritivi solubili in acqua, con riduzione dello sviluppo delle alghe e dell’intorbidimento dell’acqua.
Oltre al doppio sistema di ricircolo, può essere previsto un filtro UV per una maggior limpidezza dell’acqua, grazie alla disattivazione delle alghe presenti quando le temperature estive persistono alte.